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domenica 22 aprile 2012

NOTA DI STING SULLO YOGA







"Attraverso la pratica ora sento che il mio corpo racchiude una documentazione olograficamente completa di tutto ciò che ho vissuto in 50 anni.

Le paure, i pregiudizi e i dubbi sono tutti in qualche modo riflessi nella struttura e nella muscolatura del mio corpo. Nei punti in cui esso si rivela chiuso e rigido, resistente al cambiamento, scopro di essere ancora frenato da ferite emotive sofferte in passato. Quando sono fiducioso, coraggioso e aperto, ciò si riflette egualmente nella scioltezza con cui il mio corpo si muove.

La pratica yoga mi ha fornito gli strumenti per affrontare ed elaborare aspetti dell'inconscio che altrimenti sarebbero rimasti nascosti e mi avrebbero frustrato per tutta la vita. Mi ha consentito di percepire le sfaccettature illimitate del sè e di esplorare e sfidare gli aspetti fisici, sia piacevoli che dolorosi.  Si tratta di una sfida emotiva, intellettuale, psicologica, fisica e spirituale.

Sento che c'è interpenetrazione tra mente, corpo e lo spirito divino che è in noi. Ciò che penso influisce sul corpo sottile come su quello fisico e a loro volta le funzioni fisiche influiscono sulla mente, sulle emozioni, sull'intelletto e su ciò che io chiamo anima.

Questo ho imparato, che non esiste alcuna separazione."





Tratto dalla prefazione di Sting al libro Jivamukti Yoga di Sharon Gannon e David Life







Namastè


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